Il menisco, questa piccola struttura a forma di C posta tra i condili femorali e la tibia ha un ruolo essenziale nella vita degli sportivi e non solo, anche per i comuni mortali coloro che conducono una vita casa e lavoro un buon funzionamento dei menischi è essenziale.
Di cosa stiamo parlando? Intanto è bene sapere che nell’articolazione del ginocchio ci sono due menischi: il menisco mediale (cioè l’interno) e il menisco laterale (od esterno). Il menisco da un punto di vista strettamente anatomico è una fibro-cartilagine, cioè un tessuto formato da tessuto fibroso e cartilagineo, che consente di assorbire ed ammortizzare il peso corporeo e le forze di torsione.
La rottura del menisco può manifestarsi a qualsiasi età e per cause diverse, le lesioni meniscali si possono suddividere in due grandi gruppi: le lesioni meniscali di origine traumatica più frequenti tra i giovani e gli sportivi e lesioni meniscali di origine degenerativa. In questo caso il menisco si lesiona in seguito ad un movimento apparentemente banale come il sollevarsi di scatto da una posizione accosciata ed è più facile che avvenga nelle persone meno giovani.
I sintomi
I sintomi che possono essere causati da una lesione o rottura meniscale sono estremamente vari, e questo spiega la difficoltà diagnostica prima che venisse utilizzata la Risonanza Magnetica Nucleare (RMN): I sintomi causati dalla rottura del menisco possono variare in funzione del tipo di rottura, poiché si possono avere lesioni longitudinali, radiali od orizzontali. Tali rotture a volte si associano tra loro dando luogo a rotture complesse e questo spiega la molteplicità dei sintomi e le difficoltà cliniche. Schematicamente si possono distinguere due tipi di sintomi: acuti o cronici.
La diagnosi
La diagnosi richiede un accurato esame clinico da parte dello specialista ortopedico. Una diagnosi accurata è fondamentale per impostare un programma terapeutico adeguato, sia esso chirurgico sia riabilitativo. Verranno valutati parametri quali l’ampiezza del movimento, il gonfiore, la presenza di eventuali concomitanti lassità, la sede esatta del dolore. Gli esami che permettono di confermare il sospetto diagnostico sono la RMN o la TAC grazie alla loro capacità di studiare sia le componenti scheletriche che le parti molli.
Trattamento
Se non pratichi sport o conduci una vita sedentaria quindi non richiedi al tuo ginocchio particolari prestazioni, un adeguato e personalizzato programma riabilitativo potrebbe essere sufficiente a farti ritornare in forma. L’intervento chirurgico potrà esserti proposto per una lesione particolarmente grave o solo dopo il fallimento delle normali misure terapeutiche, quindi, assieme al chirurgo, dovrai decidere se intraprendere un trattamento chirurgico o non chirurgico (detto anche conservativo).
Sia nel trattamento non chirurgico conservativo che nel trattamento chirurgico (meniscectomia artroscopica) è di fondamentale importanza che il programma riabilitativo sia specifico ed individuale per ogni paziente. In particolare, soprattutto a seguito di un intervento, il menisco riduce le sue caratteristiche biomeccaniche di ammortizzatore del ginocchio che dovranno essere compensate da un perfetto recupero del tono muscolare e della coordinazione motoria. Per questo motivo e non solo, ogni intervento chirurgico di carattere ortopedico deve necessariamente essere seguito da un serio impegno riabilitativo che consiste in un programma specifico, messo a punto dal fisioterapista che dovrà seguirc per tutto il periodo necessario, tenendo presente che i tempi di recupero variano da individuo a individuo.
A cura della redazione di Riability Milano
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