Per chi ama i buoni libri e non solo i romanzi il nostro suggerimento è la lettura di “Surgery the ultimate placebo” di Ian Harris, chirurgo e scienziato australiano, sicuramente la nostra visione della medicina ne trarrà vantaggio.
Nel libro, in particolare, si parla dell’evoluzione della chirurgia e delle contraddizioni a cui è soggetta.
Per anni i medici hanno proposto la chirurgia come unica soluzione ai mali che ci affannano. Chi andando dall’ortopedico per un dolore al ginocchio non si è sentito consigliare “bisogna operare e subito, non c’è altro da fare” e magari dopo alcuni accorgimenti invece il male è passato.
Nei vari capitolo Harris menziona innumerevoli storie di interventi chirurgici inutili e a volte addirittura dannosi all’individuo, isterectomie, tagli cesarei, discectomie, sono solo alcuni degli interventi che a tutt’oggi si praticano pur sapendo che sarebbe meglio evitarli. Da cosa nasce il problema? Secondo Harris, purtroppo, il più delle volte siamo condizionati dalla consuetudine, che invece di illuminare riesce a offuscare la scienza Ad esempio nei secoli si sono somministrati a tutto spiano salassi ai pazienti, per decenni si sono fatte le lobotomie e gli elettroschock. Alla domanda ma perché? La risposta è “si è sempre fatto e quindi funziona”. In realtà ora sappiamo che le cose non stavano proprio così.
La causa di questi ragionamenti sbagliati è “l’effeto placebo”, cioè la sensazione di stare meglio anche se mera illusione. Ciò avviene anche dopo un intervento chirurgico. E appurato che circa il 70% dei pazienti dopo un intervento chirurgico afferma convinto di stare meglio, anche se a volte ciò non è reale ma è conseguenza dell’effetto placebo..
Alla base di tutto ciò c’è un modo sbagliato di affrontare la malattia, cioè l’urgenza di risolverla, e non è sempre a causa del medico a volte anche i pazienti obbligano a prescrivere esami e farmaci presi dall’angoscia e dal desiderio di guarire ad ogni costo.
Il risultato è che viviamo in una società dove più che curare si moltiplicano i malati, e la medicina da vocazione si è trasformata in business, basta pensare al parto che da fatto naturale è divenuto fonte di guadagno.
Qual’è la possibile soluzione a tutto questo mal costume. Per Harris è basarsi sulla scienza e affidarsi a medici e personale paramedico competente. Attraverso studi scientifici che distinguono tra reale efficacia ed effetto placebo, possiamo sapere se un’operazione è utile o no. Bisogna essere capaci di informarsi sui vantaggi e sugli svantaggi di un’intervento e saperne considerare le conseguenze. La salute non si guadagna con una pillola magica o con un’operazione chirurgica, ma si coltiva giorno per giorno, con abitudini sane, esercizio fisico, corretta alimentazione e un coltivato buon senso.
Buona Lettura
A cura della redazione di Riability Milano
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